Un servizio pubblico è una tipologia di servizio reso alla collettività, oggettivamente non economica, ma suscettibile di essere organizzata in forma d’impresa, secondo la disciplina dei vari ordinamenti giuridici. Spesso è intrinseca, nella sua natura, il diritto del riconoscimento legale come tutelabile dall’ordinamento, non solo come semplice bisogno di una qualunque collettività ma come riconoscimento di un bisogno primario che deve esser necessariamente soddisfatto a causa della insufficienza o inesistenza del mercato, non potendo ricorrere ad esempio a concessionari privati. Generalmente, può essere gestito dalla pubblica amministrazione, ma anche da soggetti privati concessionari, ove la legge lo consenta, e tale gestione può essere assoggettata a controlli o meno.
Il termine servizio pubblico radiotelevisivo (Public Service Broadcasting o PSB) è stato elaborato per la prima volta nel Regno Unito da John Reith, manager della BBC. Per servizio pubblico radiotelevisivo s’intende un servizio di trasmissioni radiotelevisive, prodotto dallo Stato (attraverso un ente o organizzazione pubblica) o da una impresa concessionaria, che garantisce imparzialità e completezza d’informazione, e la tutela delle varie componenti della società del proprio paese. La radiodiffusione pubblica, inoltre, punta a coltivare la qualità della propria audience attraverso programmi educativi e culturali. Per tale servizio valgono gli stessi principi degli altri servizi pubblici (eguaglianza, continuità e adattamento). Affinché il bacino di utenza sia il più ampio possibile, le trasmissioni di servizio devono essere disponibili su più piattaforme di trasmissione (per esempio il digitale terrestre, satellite, cavo o IPTV per la tv; FM, AM o DAB per la radio). Il finanziamento del servizio pubblico radiotelevisivo varia da paese a paese.
La televisione, che nasce come servizio culturale, erogato potenzialmente a tutti i cittadini e articolato in radio e tv, gestite entrambe dalla stessa impresa pubblica, ha un classico emblema di riferimento: la BBC. Nelle parole di sir John Reith, il suo primo storico direttore, era ben chiaro l’intento della British Broadcasting Corporation: educare, informare e intrattenere, in rigoroso ordine di importanza.
Questa formula, nota come triade reithiana, ha avuto larga importanza nella storia del piccolo schermo, laddove educare significava prolungare presso gli adulti l’istruzione scolastica; informare equivaleva al dare le notizie anche ai cittadini esclusi dalla lettura dai giornali e dalla politica; intrattenere comprendeva non solo il divertimento fine a se stesso, ma il coinvolgimento emotivo mediato dal cuore (in una priorità marginale rispetto al perseguimento degli obiettivi precedenti).